I due alpinisti ungheresi hanno raggiunto il Campo Base
I due, partiti da Budapest il 1° giugno, hanno raggiunto il Campo Base (4.300 m).
Gli alpinisti decideranno la linea da seguire in base alle condizioni della montagna.
Tre i possibili scenari
Secondo quanto divulgato dalla stampa ungherese, Klein e il suo compagno di cordata indicano tre possibili scenari: scalare una via iniziata l’anno scorso, con il vantaggio di conoscere bene il terreno da affrontare, ma che non garantisce loro di risolvere il tratto più pericoloso da cui sono stati respinti l’anno scorso; la via jugoslava del 1971, con difficoltà nella prima metà e nella parte centrale del percorso; e una terza opzione che i due stanno valutando. Si tratta di una salita diretta nella sella, tra la cima anteriore e la cima principale. Qui, le maggiori difficoltà sono date dal terreno ripido, ghiacciato, roccioso e misto del couloir di neve, e dallo scivolo sospeso che protegge il couloir.
Se tutto va secondo i piani, la salita in vetta potrà avvenire al più presto negli ultimi giorni di giugno.
Dávid Klein ha quattro Ottomila all’attivo, tutti scalati senza l’ausilio di ossigeno supplementare (Gasherbrum-2003, Cho-Oju-2004, Manaslu-2015, Annapurna-2016). Klein ha già tentato l’Istor-o-Nal con Benc Kerekes lo scorso anno: rinunciarono a 6.400 metri.
Istor-O-Nal (7.403 m)
L’Istor-O-Nal è la terza montagna più alta dell’Hindu Kush, a Chitral, in Pakistan. Si tratta in realtà di un grande massiccio che comprende undici cime che superano i 7000 metri. L’Istor-O-Nal si trova a sud-est del Terich Mir, la vetta più alta dell’Hindu Kush.
Fu scalato per la prima volta l’8 giugno 1955 dagli americani Joseph E. Murphy, Jr. e Thomas A. Mutch guidati dal maggiore pakistano Ken Bankwala, nell’ambito della Princeton Mountaineering Club Expedition. Il team scalò la Cresta Ovest, partendo dal versante Sud della vetta, sul ghiacciaio Tirich.